I cavalli selvaggi del parco dell’Aveto: una risorsa per l’ecosistema ligure.

I cavalli selvaggi del parco dell’Aveto: una risorsa per l’ecosistema ligure.

I cavalli selvaggi del parco dell’Aveto sono un richiamo per tutti gli appassionati della natura incontaminata.

Cavalli selvaggi in Liguria come in un vero film western? Sì, ed è una realtà che da qualche anno appassiona non soltanto gli amanti degli equini e della natura, ma anche tutti coloro che hanno a cuore il benessere del nostro territorio e dell’ecosistema che ci circonda. Il parco dell’Aveto è una splendida oasi naturale situata a pochi passi da noi, nell’entroterra del Tigullio, una delle zone più belle e significative dell’Appennino ligure.


Parliamo di un territorio protetto – poco più di tremila ettari – che interessa tre distinte vallate: la val d’Aveto – appunto – la val Graveglia e la valle Sturla. Ciascuno con peculiarità differenti. C’è l’alta montagna, i paesaggi rurali con uliveti, castagneti e faggete. E i prati pascolati che si fondono con quelli contraddistinti da rocce e minerali.

I branchi di cavalli che si possono incontrare nel parco dell’Aveto oggi sono “lontani parenti” di alcuni cavalli domestici che erano già presenti nella valle circa 20/25 anni fa. Una volta morto il loro proprietario, e lasciati allo stato brado, gli equini si sono poi adattati perfettamente al territorio che li ospitava, riproducendosi liberamente senza alcun contatto con l’uomo. L’etologia e l’ecologia di questi branchi sono paragonabili a quelli dei cavalli selvaggi americani o della Mongolia e rappresentano in Italia un’unicità e una risorsa naturalistica preziosa sia per lo studio in natura sia per il rapporto con l’ambiente e la conservazione dell’habitat.